Il Carro di Fuoco
Fetonte non temeva il fuoco, figurarsi! Lui era il figlio di Elio, il Dio del sole. Aveva visto suo padre, tutti i dì della sua giovane vita, domare il fuoco dei raggi solari per far nascere un nuovo giorno. Si, perché il difficile compito di Elio era quello di condurre l’infuocato astro al centro della volta celeste, a bordo di un carro. Orgoglioso delle sue origini, Fetonte purtroppo non veniva veramente creduto dalle altre divinità, pronte a scommettere che quel gracile giovane non fosse di certo figlio del divino Apollo.
Nessuno sapeva però, che nell’animo di quel bambino crescevano forza ed ostinazione e così, presto, il giovane chiese ad Elio di poter fare per un giorno il suo lavoro, con l’intento di metter a tacere per sempre quelle false dicerie. A nulla valsero le raccomandazioni del padre, ormai la decisione era presa. A domare le fiamme dell’astro più potente, sarebbe stato lui per un giorno. E così partì fra le lingue di fuoco, dirigendosi nel blu di un cielo terso. Nella sua testa continuavano a rimbombare le raccomandazioni del padre: “ Fetonte, sei troppo giovane ed inesperto per dirigere i cavalli, il fuoco ti brucerà…”. Come ciascun figlio che non rispetti i consigli paterni, anche Fetonte presto capì la lezione.
I cavalli si imbizzarrirono conducendo il carro troppo vicino alla volta celeste, bruciandone un lungo arco da cui nacque la Via Lattea.
Il dramma non era destinato però a finire,perché presto il mezzo si avvicinò troppo alla Terra inaridendo la vasta zona dei deserti. Fu così che Zeus, il capo tra gli dei, decise di porre fine a quel finimondo scagliando una folgore verso il pellegrinaggio scomposto nel cielo di quel povero astro. Il giovane cadde così a precipizio tra le acque dell’Eridano, antico nome del Po, in un luogo, Crespino, che da allora viene a tutti ricordato come il paese del mito di Fetonte. Ad assistere a questa drammatica scena rimasero le Eliadi, sorelle di quel coraggioso ragazzo, le quali vedendo spegnersi le fiamme fra le acque del fiume, piansero lacrime amare tramutandosi in pioppi.
Le loro anime tristi ed avvilite, insieme a quelle del fratello e dei defunti tutti, continuano a mostrarsi nelle notti nebbiose lungo le sponde. I viaggiatori trasaliscono ancora e poi ancora, vedendo quei fuochi fatui danzare, senza spegnersi mai, così vicini alle acque del Grande Fiume.
La memoria di questo mito resta viva ancora tra le vie del centro storico del paese di Crespino, che ha titolato inoltre la piazza principale a questa figura mitologica.
Programma
Ore 17:00 Caccia al mistero tra le vie del paese per bambini e famiglie.
Evento volto alla promozione e valorizzazione di contenuti propri della tradizione. A seguito di una drammatizzazione iniziale del mito protagonista, i partecipanti potranno cimentarsi nella ricerca di leggendari oggetti , misteriosi indizi e mitici personaggi, sulle tracce del carro solare, segnalate per l’occasione da appositi fuochi accesi presso specifiche postazioni.
Evento organizzato in collaborazione con la società Pop Out, operante nel settore della promozione culturale sul territorio.
info e prenotazioni: evelincrepaldi85@gmail.com – cell. 3488836556
Tipo di evento
Pro Loco Crespino
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