I mulini sul Po
L’epopea dei mulini natanti sul fiume Po si è definitivamente chiusa a Canaro oltre mezzo secolo fa ma al di là del luogo specifico e della letteratura, essa rappresenta un aspetto peculiare della realtà economica e sociale del Polesine ottocentesco.
Situazioni, luoghi e vicende riscontrate e tramandate, hanno creato attorno a queste case galleggianti, un’atmosfera carica di suggestioni ma anche un’immagine a tinte fosche di una categoria, i mugnai, che sono invece da considerare tra i pionieri della civiltà industriale polesana dell’800.
Il mulino posto sul fiume Po segnava il confine fra due stati (Emila Romagna/Veneto) seminascosto in golene e isolato dagli abitanti e costituiva rifugio, o ritrovo, di contrabbandieri e briganti e il mugnaio, sempre testimone e a volte anche complice di losche imprese, finiva per essere considerato dalla gente un personaggio poco affidabile, imbroglione e filibustiere senza scrupoli.
Erano frequenti i casi di contese aspre fra di loro per una posizione più favorevole sul fiume o per invidia commerciale e tutto questo sfociava in liti e a volte, nella misteriosa distruzione del natante del rivale. Tante losche storie da scoprire, i misteriosi affondamenti di alcuni mulini tra le golene delle frazioni di Garofolo, Vallone e Paviole.
La decadenza dei mulini avvenne nei primi decenni del ‘900 tra il 1939 e il 1942.
Sabato 26 novembre 2022, ore 21.00 presso il Teatro Comunale Parrocchiale di Canaro, in Piazza XX Settembre, 89.
Mostra fotografica, letture di aneddoti, racconti, fatti strani accaduti e testimonianze tramandate dai familiari dei proprietari dei mulini. verrà inoltre proiettato il cortometraggio “Dove mi porta il fiume” di Anita Gallimberti.
Rinfresco finale con prodotti locali.
Costo: 5,00 € a persona.
Prenotazione obbligatoria al numero 348.4766468.
Tipo di evento
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