Fiume criminale: la morte viaggia sull’acqua

da dom 30 ott      a dom 30 ott
Rovigo

“Macellaio d’anni 32. Di statura piuttosto basso, di capelli castani tirati al nero lunghi, ma rari, di fronte spaziosa, di mento regolare, di occhi neri, di naso piccolo, ed appianato, schiacciato. Parlava in linguaggio Mantoveno ed era armato di coltello. Quando fuggi era vestito di rigadino rosso..!

Questa è solo una delle numerose relazioni titolate “Descrizione personale dell’aggressore”, tracciate con elegante grafia tra le ingiallite pagine dei “Registri di giustizia-Delitti e pene” custoditi presso l’archivio storico comunale di Crespino.
Nel tempo, Il Grande Fiume ha lungamente custodito i segreti di rapine, contrabbandi, malefatte ed omicidi. Complici il buio, le fumose nebbie e le intricate fronde, malviventi, dopo aver compiuto tra le vie del paese maligni atti meritevoli di punizione, hanno poi trovato sicuro nascondiglio tra le sponde. Con loro spesso anche corpi di povere vittime cadute in losche trappole.
Afflitti parenti, ignari delle sorti dei loro cari si dirigevano cosi, con passo timoroso, sulle rive degli argini, per chiedere al fiume notizia del dispersi. A bassa voce recitavano tremanti litanie, recando in mano un tozzo di pane da gettare fra le acque. Nel cuore l’ardente speranza che quel cibo, sacrificato alle bocche, non rimanesse inghiottito dalla corrente, cenno di sventurata dipartita al Po, negli anni, era cosi toccato il duro compito di celare prima e rivelare poi le trame di questi tristi accadimenti.
Terribile tra essi, l’incessante sfilata di cadaveri frammisti a carcasse d’animale, che il corso d’acqua quasi cullando, lasciava scivolare lenti verso il mare, quando – nel 1630- la peste ancora mise a dura prova la popolazione. Il registro parrocchiale specificava decessi con le parole “Ex infirmitate febris malignae”. Quell’anno la corte dei Gonzaga di Mantova aveva designato Crespino come luogo in cui fermarsi per un indefinito periodo di quarantena. I pescatori del paese, Gerolamo Carravieri ed fratelli Ricchieri cedevano alla mensa della corte gli sterioni pescati in quella stessa acqua che oltre alla vita continuava ad alimentare la morte.

Domenica 30 ottobre.

Tour tra le vie di Crespino, a ridosso dell’argine del fiume Po e all’interno del Parco della storica Villa Principe Pio Falcò.

Costo: 6,00 € a persona.

Prenotazione richiesta.

Tipo di evento

Pro Loco Crespino
L'evento è organizzato da

Pro Loco Crespino

Scopri tutti gli eventi di Pro Loco Crespino

Pro Loco Crespino